Il progetto di modernizzazione delle nostre interfacce UPIServices include l'implementazione della versione 2 di eCH-0084, eCH-0085, eCH-0086 ed eCH-0212.
Una parola sul progetto
Se i nomi dei cittadini svizzeri contengono caratteri speciali, non è sempre possibile registrarli come tali nello stato civile. Per porvi rimedio, il Consiglio federale ha deciso il 12.05.2021 di armonizzare i caratteri speciali nei registri personali ufficiali.
Il set di caratteri scelto è quello usato da Symic, che non è completamente compatibile con quello usato da UPI. Poiché era necessario un adattamento, è stato effettuato un allineamento con gli attuali standard eCH. È stata inoltre condotta un'analisi per individuare se fosse possibile introdurre altri adattamenti dell'interfaccia che avrebbero richiesto nuovamente una migrazione per tutti i nostri clienti. L'obiettivo è quello di modernizzare le nostre interfacce per tenere conto degli sviluppi avvenuti dall'introduzione della versione 1.0 e di quelli che avverranno nei prossimi anni.
Le versioni 1.x degli standard di scambio dati (XSD) che utilizzate per interagire con UPI subiranno quindi il loro primo grande cambiamento dopo il loro rilascio nel 2008: eCH-0084, eCH-0085, eCH-0086 ed eCH-0212 devono essere aggiornati. Il lancio in produzione è previsto per il 1° gennaio 2024 e implicherà di fatto un nuovo XSD (v2.0) che non è compatibile con le versioni attuali. Potete fare riferimento alle FAQ per determinare se siete interessati da questi cambiamenti.
Durante 2 anni, saranno disponibili in parallelo le due versioni: la vecchia, per i nostri partner che non hanno ancora migrato, e la nuova per quelli che l'avranno già fatto.
Le nuove caratteristiche integrate nella versione 2 degli schemi sono:
Le lettere latine di ISO 8859-1 + la A latina estesa, così come i segni di punteggiatura che possono essere presenti nei cognomi o nei nomi.
L’introduzione di un sesso "indeterminato": questa nuova modalità per la variabile sesso è già stata introdotta nel catalogo ufficiale delle caratteristiche dell’UFS, nel quadro dell’armonizzazione dei registri per riflettere l’evoluzione sociale in alcuni dei paesi a noi vicini (in Germania e in Austria, o forse presto in Francia, dove è stata presentata una causa alla Corte europea dei diritti dell’uomo [in francese]). Anche se il Consiglio federale ritiene che non siano soddisfatte le condizioni per l’introduzione di un terzo sesso nello stato civile, il registro UPI è quotidianamente confrontato con persone straniere che non sono iscritte nel registro dello stato civile svizzero. Pertanto, a un cittadino straniero non iscritto nel registro dello stato civile svizzero e riconosciuto dal suo stato d’origine come persona di sesso indeterminato, l’UPI potrebbe assegnare un numero AVS che rifletta questo fatto, a condizione che la menzione del sesso sia obbligatoria e che la modalità "indeterminato" sia autorizzata. Il fatto di rendere tecnicamente possibile questa eventualità non è in alcun modo un riconoscimento ufficiale del terzo sesso a livello legale, quando è in vigore il modello binario. L’uso effettivo di questa terza modalità è quindi riservato agli ambiti in cui questo vincolo non è imposto (ad esempio, per l’attribuzione di un numero AVS a cittadini stranieri domiciliati all’estero che non percepiscono una prestazione sociale svizzera: potrebbe essere il caso, ad esempio, dei figli di frontalieri stranieri, di cui uno dei genitori percepisce un assegno familiare in Svizzera, o di studenti stranieri che frequentano università svizzere ma sono domiciliati all’estero).
L'interfaccia attuale non permette la gestione delle cittadinanze multiple. Tuttavia, a seconda del contesto, conoscere le diverse cittadinanze di una persona è importante.
Le date di decesso non sono sempre conosciute con certezza. In questi casi, le convenzioni attuali sono di fornire una data d'inizio e una data di fine periodo (se la data di fine manca, questo indica che la data è conosciuta).
Quando una persona scompare, la data di scomparsa può, in alcuni casi, avere lo stesso ruolo della data di decesso. Tuttavia, è importante poter differenziare questi casi per spiegare alcune particolarità. La modifica proposta permetterà di distinguere meglio questi casi.
Questa informazione può essere utile in diverse situazioni. Attualmente fa parte degli standard eCH.
L'interfaccia attuale non permette di indicare che una persona che era svizzera ha perso (o abbandonato) la sua cittadinanza.
Disponibile solo per le istituzioni autorizzate.
Stato di avanzamento dei lavori
Stato al 17.01.2023
codes.xlsx (XLSX, 17 kB, 22.07.2021)Questi elenchi saranno aggiornati a secondo del feedback ottenuto attraverso il processo di consultazione.
- Una comunicazione esplicativa sul progetto (vedi di seguito) è stata inviata ai nostri partner in giugno 2021.
- Gli sviluppi necessari sono stati iniziati all’UCC.
FAQ
Stato al 17.01.2023, evolverà e sarà completato come e quando necessario.
No, il cambiamento è trasparente per voi.
Saranno necessari nuovi sviluppi nei vostri sistemi. Abbiamo pianificato un periodo di transizione di 2 anni dall'entrata in vigore delle nuove funzionalità il 1° gennaio 2024, durante il quale la versione attuale (v1.x) sarà ancora sostenuta. Per garantire un go-live senza problemi, i test potranno essere effettuati a partire da metà 2023 (la data esatta vi sarà comunicata in seguito).
Provvedendo alle risorse per realizzare i necessari sviluppi.
Contattando il proprio fornitore di servizi per sapere come organizzare i test. Se siete coinvolti nei test di nuove versioni, dovrete assicurarvi di avere un account di prova Sedex che vi permetterà (da metà 2023) di verificare questa nuova versione. Se avete bisogno di creare un account di prova, contattateci : support-rc@zas.admin.ch
Ulteriori informazioni
Ultima modifica 18.01.2023
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